La quercia monumentale, situata nei pressi dell’incrocio tra Via Roma e Via delle Regioni, appartiene alla specie Quercus Robur cioè la Farnia. Questa particolare varietà, può raggiungere dimensioni estremamente ragguardevoli e si tratta di una delle più grandi specie di pianura. Alberi come questo, venivano spesso piantati in antichità per delimitare i confini terrieri anche da grande distanza. Nel corso del tempo, questi giganti verdi divenivano importanti punti di riferimento per le popolazioni locali. L’esemplare di Ficarolo ha un’età stimata in circa 200 anni. Il diametro del fusto supera i 2 metri di larghezza e l’altezza dell’albero è nell’ordine dei 30 metri.
La cosiddetta Madonna di Bassantina è una copia della Madonna di San Luca; posizionata da lungo tempo sull’albero quale “ex voto” per ringraziamento. Le origini di questa tradizione vengono così documentate: sul finire dell ‘800, la carrozza di un signorotto dell’epoca rischiò di schiantarsi per l’improvviso imbizzarrirsi dei cavalli, mettendo a repentaglio la vita degli occupanti. Quale segno di riconoscenza per lo scampato pericolo, il signore fece collocare sulla quercia l’immagine sacra, lasciando come volontà testamentarie che chiunque fosse divenuto, nel corso del tempo, padrone dei terreni adiacenti, si impegnasse a lasciare la Madonna al suo posto. In tempo più recenti, la figura sacra fu ritrovata spezzata ai piedi dell’albero. La statua fu affidata al Maestro Renato Mazzali che la ricompose e ne fece alcuni calchi per sicurezza. Riposta sull’albero, scomparve dopo non molto tempo e fu sostituita con uno dei calchi del Maestro. Dopo breve tempo, anche quest’ultimo calco scomparve. Il 7 ottobre 2002, verso sera, una nuova statuetta fu posizionata sulla quercia, a seguito di una cerimonia solenne.
La quercia, dal 2018, è stata riconosiuta come Albero Monumentale protetto dalla Regione del Veneto. Nello stesso anno, l’albero ha subito gravi danni danni a causa del susseguirsi di eventi meteorologici estremi con raffiche di vento molto violente. Queste calamità, unite all’età della pianta, hanno causato la rottura di uno dei due rami principali.
L'11 luglio 2020 un violento temporale ha spezzato anche il secondo ramo principale. La furia del vento ha letteralmente divelto ciò che restava dell'imponente chioma. Dopo due secoli di storia, dopo l'Alluvione del 1951, dopo i bombardamenti, la Quercia ha ceduto sotto i colpi del tempo e della natura. Attualmente è presente il grande fusto con un piccolo ramo secondario. La statua della Madonna, opera del Maestro Renato Mazzali, è stata risparmiata dalla forza della tempesta.